5 errori degli uffici stampa

Visitando diverse fiere in questi ultimi mesi, abbiamo avuto modo di incontrare molte aziende, alcune con brillanti progetti avviati. Abbiamo visto strategie di comunicazione efficaci, ma ci siamo imbattuti anche in qualche errore tattico. Ricordiamo con rammarico un bellissimo progetto, presentato in uno stand molto frequentato,  presso il quale avevamo lasciato il biglietto da visita per ricevere più informazioni in merito e, in seguito, scriverne. La risposta è arrivata con un ritardo di settimane. Questo è uno dei 5 errori degli uffici stampa…

 

  1. Mandare il comunicato troppo tardi.
    Quando un giornalista chiede all’ufficio stampa informazioni per scrivere un articolo, intende che ne ha bisogno subito. La giusta comprensione del termine “subito” dipende da caso a caso: se la richiesta è per un quotidiano, si tratta di minuti, se è un settimanale o un periodico, sarà utile concordare la scadenza con il giornalista. La domanda più efficace che dovrà porre l’addetto stampa sarà: “Entro quando ti serve?” Mandare il materiale giusto nei tempi sbagliati può equivalere a un articolo mancato.
  2. Mandare un comunicato stampa senza immagini.
    Tra i 5 errori degli uffici stampa, questo è forse il meno grave, ma, per alcune tipologie di notizia, può influenzare anche di molto la probabilità che un comunicato stampa venga pubblicato. Una fotografia, oltre ad attirare l’attenzione, rende il lavoro del giornalista più facile e veloce, nel caso debba, ad esempio, pubblicare una notizia breve e non abbia tempo per approfondimenti o per contatti ulteriori.
  3. Mandare un testo troppo tecnico o troppo divulgativo.
    L’unità di misura è il nostro target. Se il destinatario è una rivista di settore, dilungarsi nei dettagli di un prodotto potrebbe essere un valore aggiunto.  Se il comunicato stampa è per una rivista consumer, il punto di vista divulgativo, che sarà poi quello adottato nell’articolo, potrebbe premiare di più. “Tecnico”, peraltro, non vuol dire complicato. La regola d’oro è essere chiari: da sempre la semplicità è lo stile che contraddistingue le penne migliori.
  4. Non rispondere.
    In cima alla black-list dei 5 errori degli uffici stampa c’è il non rispondere a una richiesta specifica.Capita di rado, ma può succedere. E’ piuttosto spiacevole e non lascerà al giornalista una buona impressione dell’ufficio stampa, rispondere con affermazioni vaghe che non soddisfano realmente le esigenze. Se, per esempio, il giornalista chiede dettagli a voce, è inutile – e sgarbato – rispondere : “Sul sito web aziendale trova tutte le informazioni” (anche quando ci sono, ndr).
  5. Mandare un comunicato stampa senza notizia.
    Sembra un caso limite, ma vi assicuriamo che può accadere. Un comunicato che voglia promuovere un prodotto o un’azienda, ricco di paroloni e slogan, ma senza un fatto reale o una notizia, giornalisticamente intesa, non serve a nulla. Il comunicato si propone come uno spunto, un’idea per scrivere un articolo, non una pagina di pubblicità. Se l’ufficio stampa non è in grado di trovare “notizie”  da comunicare, o se l’azienda per la quale lavora dice di non avere “notizie” da diffondere, bisognerà porsi qualche domanda…Ne riparleremo.