Questa settimana parliamo degli errori di usabilità nei siti web aziendali. Come consulenti di comunicazione, ne abbiamo visti molti e ogni tanto, ne abbiamo commessi alcuni. Oggi però, pensiamo che ci siano alcuni punti chiave che un’impresa, anche di medie dimensioni, proprio non deve sbagliare quando progetta un sito web. Come agenzia e come ufficio stampa, abbiamo consultato parecchi siti web di Pmi e abbiamo redatto una breve lista di errori strategici e di progettazione. La lista è aperta a suggerimenti e critiche e noi stessi siamo pronti a migliorare.
Premessa: che cosa fa Editoria & Immagine, se un’azienda cliente deve rifare il sito Internet? Editoria & Immagine è agenzia di comunicazione integrata. Il primo passo da compiere, insieme all’azienda cliente, è una consulenza strategica per rivedere obiettivi del sito, destinatari e mercato di riferimento. Editoria & Immagine è in grado di offrire al cliente il giusto partner, per la realizzazione e l’implementazione del sito web ed è in grado di lavorare su copywriting, blogging e content marketing, scrivendo tutto quello che c’è da scrivere per “riempire” la mappa del sito.
Accade anche che l’azienda scelga altri partner tecnici per lo sviluppo del sito: va bene così, ci preme solo che non vengano commessi, magari per la fretta, magari per incomprensioni o accordi non detti, i più importanti errori di usabilità nei siti web aziendali.
Ne elenchiamo 5:
1. Catalogo prodotti poco chiaro.
Quando la sezione prodotti è poco user friendly per il lettore?
Abbiamo diversi esempi in proposito:
- prodotti suddivisi in categorie poco intellegibili
- nomi dei singoli prodotti in sigle poco evocative per il cliente finale
- errori nei link interni, pagine di presentazione dei prodotti con testi duplicati
- immagini senza didascalie e spiegazioni.
2. La mappa del sito è poco funzionale.
Se sono un giornalista e cerco i recapiti dell’ufficio stampa, dove vado? Se sono un rivenditore e cerco listini o cataloghi, a chi mi rivolgo? Dove sono le sezioni più interessanti per i clienti finali?
Se il sito non risponde con efficacia a queste domande, la navigazione dell’utente sarà più difficile.
3. Testi troppo lunghi o troppo corti.
Testi troppo lunghi, che, a monitor, si vedono con caratteri troppo piccoli sono un invito alla fuga. Testi riportati da cataloghi cartacei, scritti in prosa accademica, sono anche da evitare.
Se il testo, invece, è troppo corto, forse non è in grado di spiegare bene che cosa è l’azienda e che cosa fa e può risultare comunque ambiguo.
4. La pagina contatti è incompleta.
Che cosa è meglio pubblicare nella pagina dei contatti? Ogni azienda sceglierà la sua strada in relazione al suo target: il numero verde per i clienti, la mail, il form da compilare. La scelta migliore è pubblicare i dati completi dell’azienda e, se si opta per il form, impegnarsi a rispondere alle richieste che arrivano in rete.
5. La sezione “stampa” è ambigua.
Che cosa voglio mettere alla voce stampa? Intendo pubblicare la rassegna degli articoli pubblicati sull’azienda o i comunicati rivolti ai giornalisti? Chiarire meglio la voce di ciascuna parte del sito lo rende più facile da navigare.