A cosa servono i social media

Alla vigilia del SMMday Italia, convegno dedicato alla comunicazione digitale web 2.0, previsto domani  a Milano, ci permettiamo di porre una domanda provocatoria: a cosa servono i social media? Canali come Facebook, You Tube, Instagram, Twitter, davvero sono così importanti anche per le imprese, quelle che si rivolgono ai consumatori finali e quelle che operano in ambito business to business? L’incontro del 22 giugno esaminerà molti ambiti in cui i social media possono avere effetti e conseguenze diverse, dal giornalismo alle relazioni internazionali, fino al customer service. 

 

Comprendere davvero le dinamiche dei canali social e saperle valorizzare al meglio, per incrementare il proprio business, non è sempre semplice. Da professionisti della comunicazione, con un background di esperienze nate prima dell’avvento del web 2.0., constatiamo, tra le imprese e gli osservatori, un alone di scetticismo verso le potenzialità delle pubbliche relazioni digitali e di tutto ciò che riguarda i canali social.

La domanda “a cosa servono i social media” a molti potrà sembrare banale, ma in molti altri casi è, di fatto, diffusissima.
Ci aspettiamo che SMMday Italia, incontro previsto per mercoledì 22 giugno a Milano, aiuti a lanciare qualche sassolino nello stagno e a sviluppare il dibattito sul tema, tra gli operatori, ma soprattutto presso il management delle imprese, grandi e piccole.

Il panel di ospiti invitati fa ben sperare. Andrea Albanese, social media marketing manager, introdurrà i temi della giornata e il ruolo di una presenza efficace a livello digitale.
Roberto Liscia, presidente NetComm, tratterà un argomento decisivo e importante: la relazione tra i social media e gli acquisti on line.
Ewelina Jelenkowska-Luca, capo settore Stampa e Media per la Commissione Europea in rappresentanza in Italia, è chiamata a parlare di relazioni internazionali e diplomatiche e dei suoi risvolti nei canali social.

Che cosa succede nei social network? Come gestire le informazioni on line in un mondo che sempre di più vive di relazioni composite, on line e off line, e in contesti dove tutti, consumatori, cittadini, lettori, sono fruitori e creatori di contenuti?

A queste domande proveranno a rispondere anche Luigi Contu, direttore agenzia Ansa; Renato Vichi, Head of Media Relations Italia per UniCredit; Sergio De Luca, direttore Comunicazione in Confcommercio, Elisa Finocchiaro, Country Manager di Change.org.

Vi racconteremo.