Più furti nelle abitazioni, cala il senso di sicurezza

Secondo Confabitare, Associazione Proprietari Immobiliari, il primo semestre 2014 ha visto un decisivo aumento dei furti in appartamento. L’ultimo rapporto Istat “Il benessere equo e sostenibile in Italia” aggiunge che anche la sicurezza “percepita” è diminuita negli ultimi due anni. Il post che segue è dedicato a produttori e rivenditori di porte blindate come Vighi Security Doors (www.vighidoors.it) e Fichet Point Fort (www.fichet-pointfort.it), ma anche chi realizza e propone inferriate, avvolgibili, sistemi di allarme e altre tecnologie studiate per far sentire le persone più protette, a casa e in ufficio. Comunicare e divulgare una cultura della sicurezza non è sempre facile. Instaurare una buona relazione con i clienti finali, dar loro i consigli giusti e, infine, avere buoni argomenti di vendita richiede preparazione e sensibilità.

Confabitare, Associazione Proprietari Immobiliari, il giorno 8 agosto 2014 annunciava i risultati di un’analisi relativa al primo semestre 2014 e ai furti in appartamento. Il confronto con i primi sei mesi del 2013 davano gli episodi criminosi in crescita del 30 per cento. Le città più interessate dai furti, secondo la ricerca, erano Bologna, con un bel 31,9 per cento di incremento, e Milano, 30,5. Seguivano Torino, Roma, Firenze. La città che vedeva percentuali più basse era Bari: strano a dirsi, ma il dato pare confermato dal comunicato dell’11 Ottobre del ministero dell’Interno, che riporta un calo del -6,6 per cento di rapine per strada e furti in abitazione.

Più furti nelle abitazioni? Cosa ne pensiamo

[one_half]Quando si leggono questi dati, il primo consiglio di metodo – vale anche per riferirli poi in modo esatto ai nostri interlocutori, i clienti finali! – sta nell’esaminarli con attenzione. Per quanto riguarda la sicurezza, la prima fonte ufficiale è il ministero dell’Interno: nei rapporti periodici, però, i furti nelle abitazioni sono aggregati alle rapine. Quando il dato disaggregato non è disponibile, non si può discernere se ad aumentare sono i casi di criminalità comune per le strade – un problema sociale e di ordine pubblico – o le effrazioni negli ambienti domestici – un tema di fronte al quale le persone possono iniziare a tutelarsi dotandosi degli strumenti giusti. Tra le ricerche più recenti sul tema c’è il rapporto Istat del giugno scorso, “Il benessere equo e sostenibile in Italia”. I dati sulla sicurezza, in realtà, hanno sempre come fonte il ministero dell’Interno e si fermano al 2012. Editoria & Immagine proverà ancora a cercare dati più aggiornati, ma anche questa fonte conferma quanto già visto: la frequenza dei furti in abitazione è aumentata, secondo una percentuale del 12, 3 sul territorio nazionale. Il picco di crescita delle effrazioni, alto dal 2010 in avanti, ha dato conseguenze anche sui timori della popolazione. I furti nelle case, insieme ai borseggi e ad altri casi di criminalità e aggressioni, hanno portato a un calo abbastanza diffuso della sicurezza percepita.

Conoscere al meglio i potenziali clienti

Il commento di Editoria & Immagine è, a questo punto, un invito a riflettere. In questa situazione potrebbe sembrare facile promuovere soluzioni di sicurezza ma è necessario, comunque, conoscere ancora meglio i potenziali clienti per sapere che cosa proporre loro. L’interesse oggi emergente per le serrature – molti scelgono di sostituire la serratura, al posto di cambiare la porta d’ingresso – è un segnale da non trascurare:[/one_half_last]potrebbe voler dire che il timore dei furti non è sufficiente, oggi e per alcuni consumatori, per motivare la scelta di un investimento comunque non piccolo, come quello di una porta blindata o un sistema di allarme. Un ultimo elemento va considerato, infatti, prima di studiare un’efficace strategie di vendita: la crisi economica sta cambiando le attitudini di consumo degli italiani, la loro propensione agli acquisti e i criteri di scelta. Questo significa che produttori e rivenditori sono chiamati a gestire un processo articolato per proporre i loro prodotti , lavorando a individuare bisogni ed esigenze dei clienti, ma in modo molto più dettagliato rispetto a qualche anno fa. Vedremo presto come.