Case history. Personalizzare i contenuti

Il lavoro di comunicazione per il progetto Vighi Art and Design procede. La data dell’inaugurazione della mostra si avvicina – sarà il 15 ottobre – . In Editoria & Immagine, in qualità di ufficio stampa, stiamo preparando il press kit da distribuire il giorno dell’evento. Prosegue anche il recall ai giornalisti che abbiamo già invitato e, dalle loro risposte, abbiamo iniziato a comprendere che differenziare e personalizzare i contenuti dell’attività di comunicazione sta diventando sempre più importante.

 
Personalizzare i contenuti, in misura delle diverse esigenze delle testate e dei giornalisti, ha assunto importanza sempre maggiore, via via che il progetto Vighi Art and Design veniva diffuso ai media.
Vighi Art and Design è il nuovo marchio con il quale Vighi Security Doors lancia porte blindate con una caratterizzazione specifica nell’ambito del design e anche sotto il profilo artistico: molti prodotti, infatti, saranno disponibili in serie limitata e alcuni potranno essere oggetti unici.

Il progetto è potenzialmente interessante per diverse tipologie di testate:  di sicurezza, porte e finestre, ma anche di design e infine d’arte.

Il feedback, restituitoci dalle risposte dei giornalisti, ci ha dimostrato, peraltro, che il progetto, per essere compreso, andava presentato in modo diverso a seconda delle testata e del settore di riferimento. I giornalisti interpellati ci chiedevano approfondimenti differenti. Chi scrive su riviste specializzate ha interesse a raccontare anche i dettagli tecnici di sicurezza della porta blindata. Chi scrive di design, ad esempio, preferisce conoscere più nel dettaglio il profilo di Claudia Meraviglia, l’ideatrice della prima collezione di pannelli o le caratteristiche del nuovo rivestimento materico della prima collezione.

Personalizzare i contenuti è diventato decisivo.

I contenuti sono più efficaci se differenziati in base al target. Come ufficio stampa, siamo abituati a rispondere personalmente alle domande dei giornalisti, quando sono loro stessi a interrogarci. Abbiamo, però, iniziato a pensare di dover personalizzare i contenuti dei comunicati stampa in modo più specifico, anche in fase di divulgazione iniziale. La nostra case history continua.