Che cos’è una rassegna stampa

Le agenzie di comunicazione parlano di rassegna stampa a fine lavoro: dopo un progetto, operativo per alcuni mesi o un anno, di un ufficio stampa. La rassegna è la raccolta degli articoli che hanno parlato di un’azienda, un prodotto o un evento, sulla base del comunicato stampa e del lavoro di recall, invio immagini, gestione delle relazioni, sviluppato dai professionisti dell’agenzia nel corso del tempo. Il termine “rassegna stampa”, che per gli addetti ai lavori è piuttosto comune, viene, però, spesso utilizzato in altre accezioni da alcune realtà aziendali. Vediamo le differenze.

 

Che cos’è una rassegna stampa?

La domanda ci è sorta consultando i siti web aziendali e parlando con alcuni responsabili di Pmi. Meglio dovremmo dire: che cosa si intende, oggi, per rassegna stampa?
Navigando per la Rete, troviamo spesso il pulsante “rassegna stampa” associato a sezioni differenti:

  • Su alcuni siti web aziendali, alla voce “rassegna stampa” troviamo le pagine pubblicitarie che l’azienda ha acquistato su diverse testate.
  • Su altri siti, “rassegna stampa” indica la sezione con i publiredazionali, cioè i testi a pagamento comparsi sui giornali.
  • Su molti siti, la “rassegna stampa” include i comunicati stampa che l’azienda pubblica on line e rivolge ai giornalisti.

Questa pluralità di accezioni mette confusione. Se ci fidiamo di Google e abbiamo più pazienza per cercare, digitando “rassegna stampa” nel riquadro dedicato alla ricerca, scopriamo:

La rassegna stampa è una raccolta di articoli.

Per un’agenzia, la “rassegna stampa” si fa una volta concluso un progetto di comunicazione. Abbiamo mandato i comunicati stampa, le immagini, abbiamo parlato con i giornalisti, risposto alle loro domande; abbiamo mandato loro approfondimenti necessari, riferimenti per eventuali interviste; abbiamo provato a sollecitare alcune testate.

Gli articoli che parleranno del nostro comunicato stampa, citando l’azienda e il prodotto, riportando un commento, una breve didascalia una foto, un servizio articolato: tutte le “uscite” nate dal circuito di comunicazione avviato dai comunicati (e aiutato, magari, da una campagna pubblicitaria) costituiscono la rassegna stampa.

I publiredazionali fanno parte della rassegna stampa?

I publiredazionali sono testi per i quali azienda cliente, ufficio stampa e testata si sono messi d’accordo, previo un corrispettivo in denaro. Non sono articoli che il giornalista ha scritto in autonomia, solo perché ha ricevuto il comunicato stampa e lo ha ritenuto interessante. I publiredazionali sono comunque importanti, perché si inseriscono in una strategia complessiva di visibilità dell’azienda. Se li pubblichiamo, sul web, insieme agli “articoli”, è bene poterli distinguere ed esplicitarne la natura.

Le pagine pubblicitarie fanno parte della rassegna stampa?

Tecnicamente, le pagine di pubblicità sui giornali, cartacei o in Rete, sono qualcosa di diverso dagli articoli della Rassegna Stampa. E’ differente, infatti, il procedimento: la pubblicità si paga, l’articolo nasce da un interesse che l’ufficio stampa ha suscitato nella redazione.

I comunicati fanno parte della rassegna stampa?

No. I comunicati stampa sono proprio tutt’altro e , se si pubblicano sul sito, si possono segnalare proprio come “comunicati stampa” o sotto una sezione “press room”.

Già, ma allora dove si pubblicano tutte queste voci nel sito?

Ne riparliamo nel prossimo post.