Come si informano gli italiani? Che cosa leggono e, soprattutto, da quale dispositivo?
L’ultima ricerca AgCom, Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, getta una luce sul complesso mondo delle notizie e dei mezzi di divulgazione. Il “rapporto sul consumo di informazione” è stato annunciato il 19 febbraio scorso con un documento che elabora un’indagine condotta da JFK Italia.
Ne diamo i dati salienti.
Come si informano gli italiani
Tv, Internet e social network sono la “dieta informativa” per la maggior parte degli italiani. La televisione resta il medium più diffuso ma è seguito, molto da vicino, dalle fonti di informazione del web.
Per quanto riguarda la Rete, AgCom distingue, ma considera entrambi in forte ascesa:
- le notizie lette da giornali on line
- le notizie trovate dopo una query su un motore di ricerca
- le notizie lette da un social network come Facebook, You Tube, Twitter.
Leggere le notizie: dove e quando
La televisione è ancora la regina dell’informazione ma non è da sola. AgCom ricorda che gli italiani sono sempre più crossmediali: non scelgono un solo mezzo per informarsi, ma combinano più canali, fonti differenti e diversi dispositivi. La radio mantiene costante il suo appeal, nelle fasce orarie destinate agli spostamenti: indice che, per molti italiani, viene ascoltata perlopiù in automobile. Internet ha un utilizzo costante durante la giornata, perché chi si informa on line sceglie, in base all’orario, più dispositivi connessi: lo smartphone, il pc dell’ufficio, il tablet, di nuovo lo smartphone.
Crossmediale: dispersivo?
La facilità con cui molti italiani passano dalla consultazione dei giornali on line allo scorrere del loro profilo Facebook influisce su qualità e quantità del consumo di informazione. Ricezione e comprensione delle notizie rischiano, avverte AgCom, di diventare sempre più superficiali.
Le notizie consultate da Google o dai canali social sono influenzate dagli algoritmi: la piattaforma le sceglie per l’utente, secondo una dinamica che incide in modo determinante sui contenuti.
Gli italiani si fidano di Internet?
Secondo il rapporto AgCom, il rapporto tra social media e i lettori è ambivalente. Sempre più italiani si informano grazie ai social network, ma tendono a considerare meno affidabili le notizie. La fiducia aumenta quando leggono, invece, un giornale cartaceo o un giornale online che consultano direttamente dal web, scegliendo in autonomia i contenuti che preferiscono.
Social network e polarizzazione
Gli esperti chiamano polarizzazione la tendenza degli utenti a dividersi in fazioni convinte di un’opinione e decise a polemizzare con chi non la condivide. Anche i dati AgCom confermano che i lettori più polarizzati sono anche quelli che più usano la Rete per informarsi. Sono gli utenti che, sui social network, leggono sempre più contenuti “circolari” che rafforzano le loro idee, con ridotta possibilità di confronto.
Come si informano gli italiani in base all’età
Un dato interessante del rapporto riguarda l’età degli utenti. I più maturi sono affezionati a quotidiani e televisione, i più giovani privilegiano Internet ma, nell’uso dei social network, hanno abitudine differenti rispetto agli utenti di 35-44 anni. Anche la pluralità dei mezzi di informazione cambia, in misura dell’età e sembra ridursi a due canali per minori e giovanissimi. Non è una novità, purtroppo, la relazione tra livello di istruzione, livello di reddito e consumo di informazione: meno strumenti culturali di base incidono sull’abitudine a informarsi, in un reiterato circolo vizioso.