Design e arredamento voci emergenti per e-commerce

L’Osservatorio eCommerce  a cura di NetComm e School of Management del Politecnico di Milano ogni anno presenta la sua ricerca sull’andamento del commercio elettronico in Italia. Gli ultimi dati, presentati martedì 21 ottobre, mettono in evidenza, tra luci e ombre di un complesso scenario d’insieme, alcuni settori emergenti nel mondo delle vendite on line. A sorpresa sale agli onori delle cronache, con dati percentuali di rilievo, anche l’arredamento. La ricerca segnala anche che, nella promettente area delle start up, le imprese italiane di arredamento e design raggiungono il 10 per cento

 

Peppa Pig insegna

In un episodio del celebre cartone animato Peppa Pig, mamma e papà si rendono conto che i bambini hanno bisogno di un armadio nuovo per la loro camera da letto. Accendono il personal computer, fanno una breve ricerca sul web, acquistano l’armadio, che arriva dopo pochi giorni direttamente a casa. Peppa Pig è inglese, anche se è conosciuta oggi dai bambini di tutto il mondo. Nel Regno Unito l’abitudine ad acquistare on line è più alta rispetto alla media italiana – gli inglesi comprano sul web per valore di quasi duemila euro all’anno –  ma, dati alla mano, la tendenza sta cambiando anche dalle nostre parti.

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Nuove strategie di e-commerce: il prezzo è una leva

Alessandro Perego, responsabile scientifico dell’Osservatorio, nel presentare l’evoluzione del mercato italiano, sottolineava che, sino a poco tempo fa, on line si vendevano più facilmente “servizi” – come un biglietto d’aereo o un viaggio – e meno di frequente prodotti.  Per alcune fasce di clienti, l’idea di scegliere e comprare oggetti tangibili via Internet suona tuttora molto strana, ma non per tutti. Il primo passo è stato, forse, acquistare un libro o un dvd. Gli utenti più abituati alla rete, magari con un lavoro impegnativo e una vita molto indaffarata, hanno scoperto quanto può essere comodo scegliere pomodori e banane con un click e vederseli arrivare a casa. Oggi scoprono che è possibile scegliere anche mobili e complementi d’arredo, usufruendo spesso di prezzi molto vantaggiosi. Secondo Riccardo Mangiaracina, responsabile della ricerca, “il fattore determinante nell’indurre i web shopper all’acquisto on line è il vantaggio di prezzo nei confronti dei canali tradizionali”. Esperienze come quelle di www.ikea.com/it‎, ma anche www.dalani.it , www.buruburu.com insegnano: la strategia è puntare su prezzi competitivi, al tempo stesso monitorando e fidelizzando il cliente, tramite la registrazione al sito e una presenza mirata sui social network.

Il nuovo profilo del consumatore

L’Osservatorio ha inserito l’arredamento  in un’area che vede, tra i settori  emergenti, anche profumeria e cosmetici, merchandising. Quest’area, considerata nel suo insieme, è cresciuta del 25 per cento rispetto al 2013. Sapere che tra le start up, giovani imprese che si affacciano sul mercato con aspettative e progetti nuovi, ci sono idee e attività legate all’arredamento è un ulteriore dato incoraggiante. Vogliamo ricordare la descrizione del nuovo profilo del consumatore tracciata da Roberto Liscia, presidente di NetComm: “Il consumatore ha preso il pieno controllo del processo di acquisto per soddisfare i suoi bisogni (…). Il suo comportamento multicanale dà per scontato che, in qualsiasi momento della giornata, egli possa accedere alle informazioni a lui utili attraverso tutti i mezzi, dallo Smartphone ad una vetrina di un negozio in strada abilitata a essere un touch screen e che, nel contempo, possa effettuare l’acquisto dagli stessi mezzi”.

Per maggiori informazioni sui dai: www.osservatori.net