E-commerce, commercio elettronico, non è più una parola misteriosa per il mercato italiano.
Secondo NetComm, lo sviluppo degli acquisti via Internet arriverà, nel 2018, a un valore di 27 miliardi di euro, il 15 per cento in più rispetto all’anno scorso.
Il commercio elettronico potrà giungere, quindi, a coprire il 5,6 dei consumi al dettaglio, cioè quelli da un negozio al cliente finale.
I dati sono stati annunciati nel corso del NetComm Forum 2018, che si è tenuto il 30 e il 31 maggio a Milano.
Per il 2018, NetComm, insieme a Osservatori.net e a Politecnico di Milano, stimano una crescita importante della vendita dei prodotti, con un ritmo di crescita quattro volte superiore a quello dei servizi.
Le aree di mercato più fortunate: informatica-elettronica e abbigliamento.
Si tratta dei segmenti storicamente pionieri nelle vendite on line. Questi mercati hanno visto in passato i picchi di crescita tipici della prima fase e ora mantengono una soglia molto solida di sviluppo.
I settori emergenti, invece, vedono aumenti più netti e sono Food & Grocery, Beauty, Arredamento e home living e Auto e Ricambi.
Alcuni numeri:
- Informatica ed elettronica: 4,6 miliardi di euro
- Abbigliamento: 3 miliardi
- Editoria: 1 milione di euro
- Cibo e Gastronomia: 1,1 miliardi
- Bellezza: 430 milioni
- Arredamento e home living: 1,26 miliardi
- Auto e ricambi: 610 milioni.
Anche i servizi come Turismo e Assicurazioni sono stati tra i primi a crescere nell’e-commerce italiano. Oggi la loro percentuale di sviluppo è quella tipica della fase matura, ma vale una fetta importante del mercato:
- Turismo e trasporti, 9,7 miliardi di euro
- Assicurazioni: 1,3 miliardi.
La vera novità di questi ultimi anni dell’ecommerce sta nei dispositivi di accesso.
Il mobile e-commerce, cioè gli acquisti effettuati via telefono cellulare evoluto, rappresenta circa un terzo del totale.
La percentuale, osservano molti esperti, è destinata a crescere.
Se l’ecommerce cresce, che cosa succede ai negozi?
Secondo molti osservatori, i negozi e la distribuzione al dettaglio, potrebbero diminuire a fronte dello sviluppo del commercio elettronico. Gli analisti osservano, però, che la distinzione tra acquisto offline e online tende a sfumare.
Il consumatore oggi, prima di acquistare, fa una serie di esperienze diverse che comprendono navigazione on line, visita in negozio, confronto di recensioni e presenza sui social network, spesso in contemporanea. L’esperienza del cliente non solo è multicanale ma integrata: il negozio del futuro usa Internet delle cose, realtà aumentata e intelligenza artificiale per facilitare l’esperienza di acquisto del cliente e motivarla.
Questo cliente è stato chiamato “onlife consumer” e il suo principale device, che lo segue dappertuttto, è proprio lo smartphone.