Un recente comunicato stampa Istat segnala che la fiducia dei consumatori è in calo. Il clima di fiducia diminuisce anche tra le imprese, anche se in modo diverso, ed è un segnale di una percezione di pessimismo nei confronti delle prospettive di mercato. Istat ha una serie di parametri per valutare il “sentiment” di clienti finali e imprese sul loro presente e immediato futuro quanto a lavoro, situazione personale e clima economico più generale. Che cosa ci dicono questi dati? Nel post di oggi, la nostra riflessione per piccole e medie imprese e operatori della comunicazione.
La fiducia dei consumatori è in calo. Lo dichiara il comunicato stampa Istat del 26 maggio. L’indice che valuta il grado di pessimismo o di ottimismo dei consumatori è passato da 107,4, del mese di aprile, a 105,4 in maggio. A gennaio 2017 lo stesso valore era a 108,6.
Istat elabora i dati sul clima di fiducia dei consumatori in base a domande specifiche:
- giudizi e attese sulla situazione economica dell’Italia
- attese sulla disoccupazione
- giudizi e atteser sulla situazione economica della famiglia
- opportunità attuale e possibilità future del risparmio
- opportunità all’acquisto di beni durevoli
- giudizi sul bilancio familiare.
Il resoconto di maggio attesta che gli italiani hanno dubbi sulle prospettive di miglioramento della propria situazione economica. Molti si aspettano che la disoccupazione aumenti e non mostrano entusiasmo nel voler fare acquisti di beni durevoli, né ora né nell’immediato futuro.
Anche la fiducia delle imprese scende. Il quadro Istat in questo caso è più eterogeneo, perché i numeri sono diversi da settore a settore. Il clima di fiducia, infatti, cala nelle manifatture e nei servizi, mentre nelle costruzioni rimane stabile e nel commercio al dettaglio ha un incremento, da 110,8 a 111.
In generale, la percezione delle imprese registra una tendenza verso il pessimismo, da 106,8 a 106,2.
Perché raccontiamo questi dati oggi?
Che cosa possono dirci in merito a strategie aziendali delle piccole e medie imprese e a progetti di comunicazione?
Istat aveva parlato della situazione economica del paese e delle prospettive per l’anno in corso già in un precedente comunicato, il 22 maggio. A fronte di alcuni dati positivi, il quadro generale figura comunque a luci e ombre: in Italia il ritmo di crescita è lento ed è meno marcato rispetto all’area euro.
Gli esperti di statistica amano ricordare che i dati oggettivi e dati soggettivi possono divergere anche di molto. Il clima di fiducia dei consumatori è indicativo proprio perché rappresenta quello che credono, stimano e prevedono le persone, in merito al loro quotidiano e alla situazione economica generale.
Per le piccole e medie aziende, questi numeri sono un monito a cercare di fare di più e meglio, sia nelle strategie di marketing che nella comunicazione.
Avere come obiettivo la fiducia dei clienti finali, dare un messaggio di conferma, mostrare attenzione verso le esigenze dei consumatori è un lavoro che andrebbe fatto sempre: in questo periodo, ancora di più.