Il rapporto tra gli italiani e la tecnologia, secondo una recente indagine Intel-Nielsen, è positivo e caratterizzato da una fiducia nel futuro. Consumatori comuni e professionisti si trovano d’accordo nel considerare smartphone, pc, intelligenza artificiale e banda larga come buone condizioni di partenza per migliorare la loro vita.
La ricerca Italiani e tecnologia è stata annunciata a dicembre 2018 e ha come base un campione rappresentativo di 1400 persone. Nielsen ha realizzato l’indagine per conto di Intel, il gigante internazionale di microchip e soluzioni informatiche, e ha concentrato l’attenzione su una fascia generica di consumatori e su 228 professionisti.
Italiani e tecnologia: un aiuto per vivere meglio
In questi tempi di “umore nero” in altri contesti economico-sociali, un solido ottimismo circonda il progresso tecnologico. Se pur con sfumature diverse, l’89 per cento del campione esprime un giudizio positivo sulla tecnologia. Il 62 per cento si augura che il progresso possa migliorare la sua vita quotidiana, il 14 per cento pensa che sarà un aiuto anche per le relazioni interpersonali. Solo il 6 per cento del campione crede che questo progresso peggiorerà il nostro futuro. Quali evoluzioni, però, incideranno di più sugli individui e sulle comunità? Per gli intervistati, intelligenza artificiale, medicina genetica e veicoli a guida autonoma sono le novità che avranno conseguenze maggiori sulla società.
Intelligenza artificiale: dove si trova?
I sistemi di intelligenza artificiale, macchine cioè, programmate in modo da essere capaci di apprendere, sono tra le scommesse vincenti del presente e del futuro prossimo. In molti hanno sentito parlare di AI, artificial intelligence e per i professionisti il tema è più conosciuto rispetto ai consumatori comuni. Secondo la ricerca, più della metà del campione dice di avere già, nei dispositivi a sua disposizione, esempi di intelligenza artificiale – a cominciare dal T9 del telefono cellulare – . Per gli osservatori, è un buon segno ma, secondo Nicola Procaccio, Country Lead di Intel Italia,
“già oggi l’intelligenza artificiale viene impiegata con successo in ambiti molto diversi tra loro, ad esempio nella ricerca sul cancro o nella lotta contro l’estinzione di alcune specie animali, per contrastare le frodi finanziarie (…) o per riconoscere e contrastare gli abusi sui minori (…) il potenziale dell’AI è davvero dirompente (…) buona parte dei consumatori ha confidenza con alcuni utilizzi basilari dell’AI, ma molti non hanno una consapevolezza piena di tutti i vantaggi e del progresso che questo tipo di tecnologia può portare nelle nostre vite”.
5G: la rete di quinta generazione
Secondo i commenti degli esperti Intel, il 5G, l’ultima frontiera delle connessioni Internet, è un altro degli argomenti noti, ma non compresi fino in fondo. La ricerca Italiani e tecnologia mette in evidenza che, per il campione, 5G significa più banda e maggiore velocità di connessione: vero, ma “è molto più di questo. Con il 5G, stiamo cambiando il modo in cui la rete è costruita, affinché sia in grado di connettere miliardi di dispositivi e oggetti intelligenti. Questi saranno in grado di comunicare in modo automatico con la rete e tra di loro…” osserva Procaccio.
Il 5G renderà possibile lo sviluppo della smart city, la città connessa, potenzierà domotica e smart home e IoT, Internet delle cose. Molti analisti parlano di 5G come di una vera e propria “rivoluzione” non senza rischi, per la privacy e la sicurezza.
Al pc almeno sei ore al giorno
Nell’indagine emerge l’abitudine degli italiani a utilizzare personal computer e laptop, per lavoro, ma anche per informarsi, studiare, ascoltare musica e video, comunicare con i social network. I professionisti usano il pc per più di sei ore al giorno, ma il dato più interessante riguarda i consumatori comuni, che lo usano per un periodo di tempo dalle due ore e oltre. Anche chi non lavora con un pc alla scrivania, quindi, ne fa un utilizzo consistente.
Per gli intervistati, le evoluzioni desiderate per i pc riguardano durata della batteria, velocità e potenza di calcolo, presenza di meno cavi e maggiore spazio di memoria su disco.