Host2015 e il Made in Italy

L’ultima settimana di ottobre, mentre si consumavano le giornate conclusive di Expo 2015, un grande appuntamento internazionale animava gli spazi dell’adiacente polo fieristico di Rho-Pero. Host2015, Equipment, Coffee and Food, esposizione di strumenti, accessori, materie prime per la ristorazione e l’ospitalità, richiamava visitatori professionali da tutto il mondo. Host2015 è un esempio di buona strategia di mercato, in ambito business to business, per il Made in Italy. Ne parliamo, per sottolineare quali pratiche portano a risultati, in termini di immagine aziendale, promozione, vendite.

 

Host2015 è tra le fiere internazionali che ci piacciono. Piace anche agli operatori, diretti interessati, dell’area Ristorazione e alberghiera. Stando ai numeri dichiarati da ente Fiera, l’edizione di quest’anno, la 39esima, ha richiamato più di 150 mila visitatori, il 40 per cento dei quali internazionali. I professionisti esteri sarebbero stati 60 mila e 383, provenienti da 172 paesi diversi, una quota data in crescita del 17 per cento rispetto alle edizioni precedenti. Host2015 è tra gli eventi che porta il valore del Made in Italy nel mondo, in modo rilevante, che si tratti di caffè, macchine per macinarlo, pizza, gelati o arredi.

“C’è molta voglia di stile italiano negli Emirati”,

afferma Andrej Trajkovski di Zadea, importatore di Doha (Qatar). Trajkovski mostra quali vantaggi di mercato possono nascere da un piano di business intelligente. Un primo elemento interessante è il contenuto: il Made in Italy, nel caso dell’alimentazione e della cucina, ma non solo, funziona se identificato con l’immagine di qualità e rispetto della tradizione .

“stiamo scoprendo i prodotti tradizionali mediterranei”,

continua Trajkovski. Un altro elemento che dà valore al Made in Italy è la tecnologia: per dare qualità al cibo, in cucina, è necessario alzare gli standard di qualità anche nella produzione. Miguel Annessi, direttore Operazioni e Acquisti, di David Rosental & Hijos, di Rosario, Argentina, ha detto:

“veniamo qui a Host a selezionarli perché la tecnologia in esposizione è molto più avanzata di quella disponibile da noi”.

Raffinatezza, cura del dettaglio, qualità del prodotto, tecnologia evoluta, sembrano essere i vantaggi percepiti dai clienti sul Made in Italy e sono anche quelli che devono essere trasmessi in una strategia di promozione e comunicazione.
Molte delle aziende che abbiamo conosciuto ad Host2015 si muovono su questi binari; dedicano tempo, ricerca e risorse nell’ideazione di macchine con prestazioni maggiori e tecniche inedite, come Cb srl, che ha brevettato un girarrosto a infrarosso; studiano il valore della materia prima, come Africa Style, che importa per i suoi arredi la canna del capo sudafricana; esplorano target selezionati di clientela, come la linea Vegan di Forno D’Asolo.

Il Made in Italy è prezioso, trattiamolo bene.

Studiamo con attenzione le strategie per farlo crescere e per comunicarne il valore. I risultati non tarderanno ad arrivare.