Pochi giorni fa Ipsos ha annunciato, nel corso di un evento e di una nota stampa, quali sono i brand più influenti in Italia e in altri 18 paesi. La ricerca, condotta tramite un’intervista on line, ha messo in evidenza alcune differenze tra due fasce di utenti, i Millennials, fra i 22 e i 34 anni, e i Boomers, tra i 52 e i 70. Che cosa rende un marchio importante per i consumatori? In che modo il cliente consolida o abbandona il suo grado di fidelizzazione a un prodotto e perché? Sono domande importanti per la strategia d’impresa e imprenscindibili per un’agenzia di marketing e comunicazione.
Quali sono i brand più influenti secondo il rapporto Most Influential Brand 2017?
L’indagine Ipsos, condotta a fine 2016, parte da un campione di 4000 adulti. Le interviste erano rivolte a due “cluster”, a due gruppi di consumatori suddivisi per età: i Millennials, cioè i giovani nati tra i primi anni ’80 e il 2000. I Millennials considerati da Ipsos hanno tra i 22 e i 34 anni. La seconda fascia è data da consumatori maturi: i Boomers, tra i 52 e i 70 anni.
La classifica generale dei brand più influenti, per tutte e due le categorie, è la seguente:
Boomers e Millennials mostrano alcune preferenze diverse rispetto ad alcuni marchi.
Per i giovani:
Per i Boomers:
Alcuni marchi figurano noti e amati dalla maggior parte dei consumatori e mettono d’accordo i più giovani e i più maturi. Altri, invece, salgono nelle preferenze dei Millennials: spicca la presenza di Google e Amazon e sono presenti solo tra i giovani You Tube, Nutella, Ryan Air, Ikea.
Le sorprese non mancano tra i Boomers: chi l’avrebbe detto che il primo marchio in classifica, secondo Ipsos, è Whatsapp?
Gli osservatori Ipsos spiegano le differenza tra i due cluster così:
I giovani amano i brand che fanno innovazione e più abili nell’engagement, il coinvolgimento dei consumatori.
I clienti maturi privilegiano criteri di affidabilità, fiducia e impegno sociale.
Tra i brand amati dai Boomers e non presenti nella classifica dei Millennials: Microsoft, Apple, Parmigiano Reggiano, Coop e Grana Padano.
Che cosa può dirci l’indagine Ipsos?
I valori definiti da Ipsos per “selezionare” i brand più influenti sono:
- Engagement, coinvolgimento dell’utente
- Leading edge, innovazione e capacità di fare tendenza
- Trust, fiducia
- Corporate citizenship, impegno e ruolo sociale
- Presence, presenza.
Questi criteri potrebbero non essere i soli degni di nota, ma sono importanti.
Una domanda dobbiamo porci, all’interno delle piccole e medie imprese e in agenzia:
Come lavora il nostro brand in merito a engagement, fiducia, innovazione, impegno sociale e visibilità?
Rispondere è il punto di partenza per la definizione di nuove strategie.