Indubbiamente la nostra vita si è rivoluzionata con l’avvento delle innovazioni tecnologiche, soprattutto con l’arrivo, nella nostra quotidianità, degli oggetti considerati smart. Quei dispositivi connessi ad internet che migliorano le nostre esperienze e le nostre azioni di tutti giorni.
Che cosa sono questi dispositivi? Molti di voi già dispongono di un dispositivo IoT, basti pensare a tutti gli smart watch che si collegano al proprio telefono o agli assistenti vocali come Alexa o Echo che possono controllare varie attività sia dal telefono, sia semplicemente collegandosi ad internet e comunicando con altre apparecchiature elettroniche in casa. Infatti anche la casa può essere smart, ovvero dotata di luci, riscaldamento e serrature intelligenti. Allo stesso modo anche le auto possono essere smart e connettersi ad internet sia per l’utilizzo del semplice GPS sia per altre funzioni più avanzate.
Dispositivi connessi a Internet
I dispositivi connessi ad internet, oltre a rispondere alle nostre esigenze immediate – come l’accensione delle luci di casa o una ricerca vocale – raccolgono anche dati per migliorare costantemente la nostra esperienza tecnologica. Questi dati vengono raccolti e analizzati anche per migliorare la vita pubblica. Ciò è possibile attraverso dispositivi IoT installati nelle cosiddette smart city, come ad esempio Milano, ma anche Firenze e Bologna.
A cosa portano questi oggetti? Sicuramente il beneficio principale è la comodità. Inoltre tutte le nostre azioni quotidiane possono essere velocizzate e controllate da remoto. Un altro punto fondamentale è il risparmio energetico: attraverso i processi automatizzati infatti è possibile evitare sprechi e ridurre l’impatto ambientale, sia nelle attività domestiche sia nei processi industriali e pubblici.
Osservatorio Internet of Things
Nell’ultimo anno si è registrata una crescita del 35% degli oggetti smart in tutti i settori, dal privato all’industriale, secondo i dati dell’Osservatorio Internet of Things di Milano. Un dato che porta il valore di questo settore di mercato a 5 miliardi di euro. Tra i dispositivi più acquistati ci sono sicuramente gli assistenti vocali di Google e Amazon ma anche oggetti per la casa, dal termostato al contattore del gas. In crescita anche le auto smart, che arriva ad un terzo delle auto che circolano sul nostro paese. Ancor più crescita a livello industriale, dove si registra un più 40%.
E i lati negativi? Naturalmente non è tutto ora ciò che luccica. Ci sono ancora molti aspetti da migliorare anche riguardo all’internet of things. In una società sempre più connessa infatti i nostri dati – di qualunque tipo – viaggiano costantemente e possono sfuggire al nostro controllo. Proprio per questo servono delle salvaguardie sulla privacy, cercando di utilizzare connessione sempre sicure. Un altro dei timori principali è la possibilità di un attacco informatico o guasti elettrici che mandino in tilt e blocchino il sistema della rete di oggetti smart. Proprio per questo uno degli altri settori in continua crescita è la cyber-security, ovvero tutte le attività che studiano la rete e la rendono un posto più sicuro.