Si avvicina Homimilano, la fiera degli stili di vita, in programma dal 17 al 20 gennaio a Rho-Pero. Per noi di Editoria & Immagine è un’esposizione da visitare, perché presenta, insieme al Salone del Mobile, un comparto Made in Italy tra i più apprezzati, quello legato alla casa, all’oggettistica e ai complementi d’arredo. E’ un settore che si segnala per la raffinatezza dei prodotti e il design. Andremo alla ricerca di novità e cose belle ma soprattutto vorremo conoscere idee e strategie intelligenti. Con doverosa umiltà, scriviamo che cosa ci piacerebbe vedere, stendendo una lista dei desideri a Homimilano…
Aziende che, in fiera e nel loro operare quotidiano, si pongono in situazione di ascolto.
Sì certo, suona banale: quale azienda non cerca, almeno in teoria, di intercettare i bisogni del cliente per vendere di più? Noi stiamo pensando a qualcosa di più pervasivo, a un modo di concepire il lavoro nel suo insieme. Chi ascolta si interroga sulla persona che ha di fronte, sul suo profilo e su quello che vuole. In seguito, prova a soddisfare una sua esigenza. Per esempio, in fiera: che cosa farà la signorina addetta alla reception dello stand? Si mostrerà preoccupata di vedere compilato il suo modulo di contatto o entrerà davvero in relazione con l’interlocutore?
Aziende che hanno avviato o stanno avviando una strategia di comunicazione.
Sanno che cos’è un comunicato stampa e un press kit, conoscono modalità per farsi conoscere al di là del circolo del passaparola, investono in promozione pubblicitaria o ci stanno pensando. Forse lavorano anche un poco sui canali social, oppure si stanno informando e stanno valutando la fattibilità di alcuni progetti di web 2.0. In ogni caso, non temono di confrontarsi con il nuovo e lo trattano con metodo: cercano di comprenderlo e ne studiano la relazione con il loro mercato di riferimento.
Nella lista dei desideri a Homimilano, saremo felici di poter segnalare aziende che guardano al design, ma anche a prodotti ecosostenibili. Lo fanno non solo perché è una tendenza di mercato apprezzata. Lo fanno per davvero, preoccupandosi dell’impatto ambientale anche nel packaging e nel ciclo di produzione.
Aziende che si interrogano sulla qualità del rapporto con i rivenditori, coloro che hanno poi il contatto con il cliente finale. La buona relazione con i partner è uno dei tasselli di quel mosaico complesso che porta, sul medio e lungo termine, a migliori o peggiori risultati di vendite. Un’azienda che abbia un piano di business ben impostato, sul breve periodo ma soprattutto sul lungo, proverà ad analizzare anche la comunicazione con i propri partner, valutando che cosa è andato meno bene negli anni scorsi e dove si può migliorare. Anche in questo caso, è questione di strategia.