Open Innovation, un modello aziendale

Il 26 e il 26 novembre tra gli hashtag più cliccati su Twitter si registrava #iabforum. Iabforum, a Milano, appuntamento annuale per gli operatori della comunicazione digitale, ha visto, il 26 novembre, un ospite d’eccezione: Chris Anderson, ex direttore di Wired Usa, oggi co-founder e Chief executive officer di 3D Robotics. Anderson ha parlato di droni, il suo ambito di lavoro con 3D Robotics, ma soprattutto ha parlato di tecnologie e di Open Innovation, un modello aziendale molto interessante secondo noi: ci fa pensare a come cambiano le filosofie che stanno dietro oggi a certe aree di business.

 

L’intervento di Chris Anderson trattava di robotica, droni, evoluzione delle tecnologie e delle reti. Il suo pubblico, nella aula plenaria del MiCo, Milano Congressi, era costituito da operatori del mondo del marketing e della comunicazione, agenzie di pubblicità e social media, professionisti di tecnologie e mondi digitali, imprese.
Il focus che ci interessa approfondire per il blog di Editoria & Immagine non sta, peraltro, nella mission di 3D Robotics, un’avventura nel mondo del droni tutta da approfondire. Il fatto è che, raccontando come è nata l’azienda, Anderson ha parlato di Open Innovation, un modello aziendale che affronta, tra l’altro, il tema della Ricerca e Sviluppo in ambito industriale.

Con un modello di Open Innovation le competenze si cercano in rete. Le idee e le soluzioni si raccolgono creando una community, che si forma a livello globale, grazie alla Rete e nella Rete, non attraverso un recruiting tradizionale e una selezione dei curricula accatastati l’uno sull’altro. Non è l’azienda che cerca i professionisti, ma i professionisti che cercano lei, se ha messo a disposizione una piattaforma aperta, sulla quale lavorare e confrontarsi. Persone che arrivano così a dare il loro contributo, dice Anderson, sono esperte, molto brave in quello che fanno e soprattutto motivate.

In un sistema di Open Innovation, le idee si condividono, si confrontano e si discutono. Il Reparto Ricerca e Sviluppo di un’impresa non opera nel segreto di un laboratorio blindato, ma dialoga con soggetti pubblici e privati, perché l’obiettivo non è tanto difendersi dalla concorrenza quanto trovare una soluzione. I prodotti vengono concessi in licenza o in altre modalità di scambio commerciale: dietro al modello c’è un obiettivo di mercato molto preciso, solo, viene affrontato in modo diverso da quello tradizionale.

Dietro questo modello noi vediamo principi diversi da quelli frequentati tuttora da molte imprese italiane. Il sistema della Open Innovation rovescia alcune percezioni ben radicate: forse però, è il caso di chiedersi se le vecchie abitudini funzionano ancora.