Accade di frequente che le piccole e medie imprese si chiedano quando aprire un blog aziendale. Hanno sentito parlare di content marketing, vogliono andare oltre la frontiera del sito vetrina e stanno considerando l’opportunità di lavorare, per migliorare la propria visibilità, sui social media. E’ davvero utile un blog aziendale? Quando arriveranno i risultati? Quale strategia adottare per fare inbound marketing nel modo corretto? Gli interrogativi sono tutti legittimi e non c’è una risposta unica. Le Pmi sono microcosmi che hanno molti aspetti comuni, ma anche differenze individuali da non sottovalutare.
Quando aprire un blog aziendale?
Per rispondere a questa domanda, un buon consulente strategico parte da lontano. La parola “blog” va molto di moda oggi e a ragione. Il binomio “blog aziendale” è, nei casi migliori, una via importante per dare nuova linfa vitale a progetti di comunicazione ancorati su vecchi schemi. Un blog aziendale, però, è efficace se è impostato in modo strategico, nel giusto contesto.
Un blog aziendale è utilissimo:
– se si vuole rafforzare un brand sul cliente finale.
Il blog va in Rete e, potenzialmente, può raggiungere tutti, partner, fornitori, consulenti e collaboratori e consumatori finali. Se l’attività dell’azienda è di tipo btoc, cioè business to consumer, un progetto di comunicazione che vada dove vanno i clienti finali ha una sua ragion d’essere.
Il blog aziendale, da solo, non sarà sufficiente, ma rientrerà in una strategia complessiva che potrà toccare investimenti pubblicitari su social media, magari da affiancare a campagne tradizionali.
Un blog aziendale è importante:
– quando l’azienda ha una rete vendita consolidata e una buona presenza sul territorio.
– quando vende i propri prodotti on line.
I comportamenti di acquisto dei clienti finali seguono spesso curve tipiche. Prima “vanno su Internet” a cercare informazioni sui prodotti, leggono recensioni, si documentano presso siti aziendali, forum, commenti di amici, social network. Girano anche per negozi, a volte più di uno. Anche quando sono nel punto vendita, si confrontano con amici in merito al prodotto che vedono e cercano maggiori informazioni on line. Alcuni di loro acquistano dal web.
Molti comprano dal rivenditore di fiducia, ma non hanno mai trascurato di dare uno sguardo al loro smartphone, prima, durante e dopo l’acquisto.
Consolidare l’immagine di un brand o di un prodotto è importante, in modo particolare se è facile, per il cliente finale, ritrovare il prodotto anche nei canali che frequenta.
Un blog aziendale si potrà attivare in seguito:
– Se l’azienda è concentrata su un processo di espansione e rafforzamento della rete vendita
– Se non ha un collaboratore o un consulente dedicato
– Se sta verificando e rivalutando la sua strategia di business.
Seguire un blog aziendale e lavorare perché dia buoni risultati richiede un impegno sistematico.
Il blog non è consigliato se in azienda non c’è un responsabile che se ne occupi o manca, all’esterno, un collaboratore fisso in grado di tenere le redini del progetto, dall’inizio alla fine.
Blog, pagina Facebook, social media serviranno a poco se nati da un’iniziativa estemporanea, portata avanti senza continuità, in disarmonia con il piano di business complessivo.