Il notiziario, settimanale locale in edicola tra Saronno, Garbagnate e Paderno Dugnano, nell’edizione del 26 settembre, sulle pagine di Bollate, pubblica un’illuminante intervista a un ladro di appartamenti pentito. Ringraziamo Piero Uboldi, giornalista che ha realizzato l’articolo, e citiamo alcuni passaggi che possono aiutarci a capire come ragionano e come operano i ladri di appartamento. Un estratto lo trovate [qui]. In questo caso si tratta di ladri comuni, non professionisti con risorse e strumenti sofisticati. I furti come quelli descritti nell’intervista, sono, peraltro, statisticamente i più numerosi e quindi i più temibili, per la maggior parte delle famiglie italiane.
“Il 90 per cento dei ladri non sa aprire una porta blindata”. Non è un dato statistico, ma è il punto di vista dell’intervistato, che però ci dice qualcosa di molto interessante. La porta blindata è un buon deterrente per scoraggiare i tentativi di intrusione. Il ladro comune ha soprattutto l’esigenza di intervenire in fretta e a colpo sicuro: cerca, quindi, le abitazioni e le vie di accesso più facili. “Un ladro guarda se c’è l’antifurto: perché andare a rubare in una casa con l’allarme quando ce ne sono tante che non lo hanno?”. Il messaggio è chiaro e non solo per le aziende che vendono sistemi di sicurezza elettronica per la casa. L’intervistato aggiunge: “spesso la gente mette l’antifurto quando va 15 giorni in vacanza, ma non quando esce un’ora”.
[warningbox]Consiglio di Editoria & Immagine: l’antifurto, quando c’è, va utilizzato sempre quando si esce dall’abitazione, anche per poco tempo. Lo stesso vale per la porta blindata: si deve chiudere, in ogni caso, con tutte le mandate.[/warningbox]
“Se ci sono le inferriate, il ladro va all’appartamento dopo”. Il ladro comune entra molto spesso dalla finestra, forzando le tapparelle. Avvolgibili blindati e inferriate sono un’ottima protezione. Alcuni malintenzionati sono in grado di dotarsi di attrezzature per “tagliare” le inferriate, ma in questo caso l’intervento si fa più laborioso e il ladro si adopera solo se è sicuro che nell’abitazione ci sono beni molto preziosi. “C’è un’altra cosa che i ladri temono molto: il vicinato”. Editoria & Immagine e Antonio Di Marco lo hanno già scritto nel post “Estate sicura, i consigli di chi lavora sul campo”.
[warningbox]Divaghiamo, ma non troppo: che stiate pensando di proteggere casa o di intraprendere un piano di marketing, dimenticarsi delle persone, perché si è troppo presi dai numeri, dal budget o dalle tecnologie è il rischio più grave.[/warningbox]
Sentirsi ragionevolmente sicuri in una casa, o in un ufficio, o in un’azienda è il frutto di una strategia complessiva, che guarda al contesto, alle soluzioni tecniche e alle persone.